Hello guys! How are you doing? It's such a rainy day today, so I decided to stay home and write about an exhibition, that I went to see with a friend last summer. I'm referring to the Ismo Hölttö's exhibition at the lovely Hakasalmen Huvila, the pink villa in Mannhereimintie located between the Oodi Library and the National Museum. Luckily you still have time to see it, as it was recently prolonged til the 31st of October 2021.
One afternoon at the end of July, my French friend Anaïs who's a museum and photography lover invited me to see the Ismo Hölttö's exhibition. Honestly speaking I usually prefer art exhibition, but since I've never been to Hakasalmen Huvila and I am always opened to visit new places I immediately accepted the invitation.
Ismo Olavi Hölttö, born in Espoo in 1940, is one of the most famous Finnish photographers.
Before choosing photography as his main activity, he worked full-time as a goldsmith between 1955 til 1970. However, during the 1960s he started to take his photography hobby more seriously by joining Kameraseura, the historical photography association, where he attended a course and perfected his skills. Later on he travelled around the Finland's rural areas, where he had the opportunity to portray their inhabitants. In 1969 he won his very first photography prize, the Valokuvataiteen Valtionpalkinto and a year later he publishes a photographic artwork together with Mikko Savolainen, a North-Karelian photographer. Two years later, the two photographers released a report about Gypsies in Finland, better known as Kale.
During the 1970s, Hölttö opened his photography studio, the Ismo Hölttö Studio Ky, which consequently became the Rykämä Oy. Here Hölttö worked not only as a photographer but also as an advertising designer. In fact he collaborated with several Finnish art directors like: Herbie Kastemaa, Asko Kekkonen, Erkki Ruuhinen, Kari Torkler, Jukka Veistola, and many more.
Ismo Hölttö received a state artist pension in 2002. In the spring 2015, the Ateneum Art Museum organized a big exhibition dedicated to Hölttö's works. Moreover Hölttö's photographs have been shown in France, Denmark and Lithuania.
The exhibition in Hakasalmen Huvila is called "Kohtaamisia 1960-luvun Helsingissä", in english Encounters in 1960s Helsinki. But why they decided to call it this way? The reason behind the title is very simple and I'm sure you will understand straight away what I'm talking about once you'll be there. For the exhibition in Hakasalmen Huvila 155 black and white photographs taken in the 60s Helsinki were selected. The pictures shows Helsinki as you've never seen it before: very different, poor and rural. But for those people who lived in that period, the exhibition is undoubtedly a nostalgic journey into the past as the museum director Reetta Heiskanen said.
I really recommend you to go see the Ismo Hölttö's exhibition. The collection you'll see evoke nostalgia, memories and curiosity to know who the people in the pictures are and what their lifestyle was like. For further info about the opening times and ticket prices visit hakasalmenhuvila.fi.
P.s.: Before I leave you I wanted to suggest to have a kahvi ja pulla (coffee and bun) at Cafe Villa, right next to the pink huvila. I had the best korvapuusti ever there and it was huge!
Helsinki attraverso gli occhi di Ismo Hölttö
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Ciao ragazzi! Come va? Oggi è una giornata uggiosa, quindi ho deciso di restare a casa e parlarvi di una mostra che sono andata a vedere con un amica quest'estate. Mi riferisco alla mostra di Ismo Hölttö presso la graziosa Hakasalmen Huvila, la villa rosa situata a Mannhereimintie, tra la Biblioteca Oodi e il Museo Nazionale. Fortunatamente siete ancora in tempo per vederla, poiché la mostra è stata prolungata fino al 31 ottobre 2021.
Un pomeriggio di fine luglio, la mia amica francese Anaïs, amante dei musei e della fotografia, mi ha invitato a vedere la mostra di Ismo Hölttö. A dir la verità di solito preferisco le mostre d'arte, ma siccome non sono mai stata a Hakasalmen Huvila e sono sempre aperta a visitare posti nuovi, ho subito accettato l'invito.
Ismo Olavi Hölttö, nato a Espoo nel 1940, è uno dei più famosi fotografi finlandesi.
Prima di scegliere la fotografia come professione, ha lavorato a tempo pieno come orafo tra il 1955 e il 1970. Tuttavia, negli anni '60 ha iniziato a prendere più seriamente il suo hobby fotografico iscrivendosi a un corso presso la Kameraseura, l'associazione storica di fotografia, dove perfezionò la sua tecnica. Successivamente ha viaggiato nelle zone rurali della Finlandia, dove ha avuto l'opportunità di immortalare i contadini e la loro vita quotidiana. Nel 1969 ha vinto il suo primo premio fotografico, il Premio di Stato per la fotografia e l'anno successivo pubblicò un'opera fotografica insieme a Mikko Savolainen, un fotografo della Carelia settentrionale. Due anni dopo, i due fotografi pubblicarono un reportage sul popolo gitano finlandese, meglio conosciuto come Kaale.
Durante gli anni '70, Hölttö aprì il suo studio fotografico, l'Ismo Hölttö Studio Ky, che divenne il Rykämä Oy. Qui Hölttö ha lavorato non solo come fotografo ma anche come disegnatore pubblicitario. Infatti durante la sua carriera ha collaborato con diversi direttori artistici finlandesi come: Herbie Kastemaa, Asko Kekkonen, Erkki Ruuhinen, Kari Torkler, Jukka Veistola e molti altri.
Ismo Hölttö ha ricevuto una pensione statale per artisti nel 2002 e, nella primavera del 2015, l'Ateneum ha organizzato una grande mostra dedicata alle sue opere. Inoltre le fotografie di Hölttö sono state esposte in Francia, Danimarca e Lituania.
La mostra a Hakasalmen Huvila ed è stata intitolata "Kohtaamisia 1960-luvun Helsingissä", che in italiano starebbe a significare "Incontri nella Helsinki degli anni '60". Ma perché hanno deciso di intitolare la mostra così? Il motivo alla base del titolo è molto semplice e sono sicura che capirete subito di cosa sto parlando una volta che sarete lì. Per la mostra a Hakasalmen Villa sono state selezionate 155 fotografie in bianco e nero scattate nella Helsinki degli anni '60. Le immagini mostrano Helsinki come non l'avete mai vista prima: molto diversa, povera e rurale. Ma per coloro che hanno vissuto in quel periodo, la mostra è senza dubbio un viaggio nostalgico nel passato come ha detto la direttrice del museo Reetta Heiskanen.
Vi consiglio di andare a vedere la mostra di Ismo Hölttö. La selezione di foto che vedrete vi susciterà nostalgia, ricordi e curiosità di sapere chi sono le persone ritratte nelle immagini e che tipo di stile di vita conducevano. Per ulteriori informazioni sugli orari di apertura e prezzi dei biglietti, visitate il sito hakasalmenhuvila.fi.
P.S.: Prima di lasciarvi volevo anche suggerirvi di prendere un kahvi ja pulla (caffè e brioche) al Cafe Villa, proprio accanto alla villa rosa. Ho mangiato il miglior korvapuusti della mia vita ed era enorme!
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